lunedì 30 luglio 2012



Prot. n.            868.11/2012  LB/lbsf                                                           Roma, 30 luglio 2012


    Ai Soci FIF

    Loro indirizzi


Oggetto: Equitalia operazione trasparenza, informazioni utili per imprese e cittadini

Cari Soci,
come avrete già appreso dagli organi di stampa, Equitalia, la società pubblica che si occupa della riscossione di tributi ed imposte per conto delle amministrazioni locali e dell’Erario, ha recentemente avviato una campagna informativa rivolta a tutti i cittadini per fornire informazioni sul ruolo e le cartelle esattoriali, come comportarsi quando si ritiene di non dover pagare la cartella o, viceversa, come ottenere la sua dilazione del pagamento.
In questo senso, Confesercenti, giudica l’iniziativa una prima risposta concreta, da parte di Equitalia, alle polemiche che l’hanno investita nei mesi scorsi. Maggiore trasparenza significa, per i cittadini, maggiore possibilità di far valere i propri diritti e di evitare le lungaggini burocratiche perché sia riconosciuto uno sgravio, oppure perché si possa pagare secondo le proprie possibilità.
A questo proposito Vi inviamo in allegato i tre avvisi di questa campagna informativa e Vi ricordiamo l’iniziativa “Parla Impresa” dove è possibile firmare le petizioni proposte da Confesercenti su http://www.parlaimpresa.it/, per rendere più equo e più trasparente il rapporto con il Fisco
Ricordiamo, infine, che presso le sedi territoriali di Confesercenti: i nostri esperti li aiuteranno, non solo nel rapporto con Equitalia o con l’Ente impositore (Agenzia delle Entrate, Comune o altro), ma anche per l’eventuale fase contenziosa.”
Restando a Vostra disposizione per ulteriori richieste di informazioni, Vi inviamo cordiali saluti,

                La Presidente
             Patrizia De Luise
     La Coordinatrice Nazionale
          Luisa Barrameda
                                                



ALLEGATI:    Informazioni utili per te
Ritieni che la cartella non sia da pagare? Rivolgiti a noi
Come pagare a rate le cartelle





Aderente alla

00184 Roma – Via Nazionale, 60 – Tel 06 47251 – Fax 06 4746556




venerdì 6 luglio 2012

venerdì 23 marzo 2012

ANSA- NAPOLI, 22 MAR -

Vincenzo Schiavo
Presidente Confesercenti
provinciale Napoli e Regionale
Campania

I provvedimenti del Governo e gli aumenti delle imposte a livello locale "uccidono" le imprese. E' il grido di allarme lanciato da Confesercenti Napoli in contemporanea con tutte le organizzazioni provinciali di categoria presenti sul territorio nazionale. "Le imprese - ha detto il presidente Confesercenti provinciale Vincenzo Schiavo - dicono basta e chiedono che sia dato loro conto di come vengono spese le ulteriori tasse che ci chiedono e che contribuiscono a peggiorare la situazione delle piccole e medie imprese". Secondo i dati forniti, nel 2010, nella provincia di Napoli, sono fallite 687 imprese iscritte alla Camera di Commercio   partenopea, con un incremento di fallimenti del 149 per cento nel solo terzo trimestre dell'anno. "Continuando così  -ha affermato Vincenzo Schiavo il prossimo anno questa percentuale potrebbe arrivare al 300 per cento". Fallimenti e chiusure di piccole e medie imprese da cui deriva la perdita di circa 6mila posti di lavoro, con una crescita della disoccupazione del 18 per cento di cui il 45 per cento giovanile. A livello nazionale invece, negli ultimi quattro anni, hanno chiuso 150mila aziende con la perdita di 450mila posti di lavoro. A "peggiorare" la situazione economica delle imprese, causata anche dalla riduzione dei consumi, l'aumento dell'Iva, l'incremento della tassa sui rifiuti, l'introduzione dell'Imu e della tassa di soggiorno. Tasse che, secondo i calcoli di Confesercenti, produrranno un prelievo annuo a carico del piccolo imprenditore commerciale tra i 3.500 e i 5mila euro. E proprio in merito alla tassa di soggiorno, Schiavo punta il dito contro i Comuni accusandoli "di non aver ridotto i propri sprechi pur di evitare l'introduzione di un'ulteriore tassa che graverà sul già difficile momento delle imprese turistiche". "Le piccole e medie imprese - ha concluso Schiavo - meritano risposte perché forse chi governa ha dimenticato che produciamo il 46 per cento del Pil nazionale, il 54 per cento dell'occupazione e negli ultimi dieci anni abbiamo prodotto un milione di posti di lavoro". Le richieste avanzate dalla categoria sono "equità, attenzione, semplificazioni con cui garantire una vita sicura alle aziende e ai lavoratori". (ANSA).

giovedì 22 marzo 2012




CHIUDONO
LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
CHIUDE L’ITALIA



CONFERENZA STAMPA
 
22 MARZO 2012
Crollo dei consumi
Nel 2011 le famiglie italiane hanno cominciato a sperimentare gli effetti negativi delle grosse
difficoltà della nostra economia. Passato poco più di un anno da una pesante recessione, che
aveva già colpito profondamente i bilanci delle famiglie, un’altra fase difficile si sta profilando. Le famiglie italiane, il cui reddito disponibile si è complessivamente già ridotto, in termini reali, di oltre 5 punti percentuali in un triennio, si trovano ora pericolosamente esposte alle turbolenze in atto.
Gli interventi di politica fi scale hanno rappresentato poi, come noto,  un altro fattore che ha influito negativamente sul reddito disponibile delle famiglie italiane già nel 2011 e avranno come epicentro proprio il triennio 2012-2014. Le misure introdotte nelle varie manovre presentate nel corso dell’anno hanno difatti interessato in buona parte, direttamente o indirettamente, anche i consumatori. E le misure addizionali presentate a fine anno implicano ulteriori correzioni del reddito delle famiglie, conseguenti agli interventi sulle entrate (ad esempio l’aumento delle addizionali e l’introduzione dell’Imu, o l’incremento delle accise) e a misure sulle spese (trattamenti pensionistici, ecc.).
Sulle prospettive del reddito delle famiglie, e di conseguenza della spesa per consumi, nel
biennio di previsione pesano naturalmente anche gli andamenti del mercato del lavoro. Dato lo scenario di recessione, è inevitabile prevedere un’ulteriore incremento della disoccupazione.
A seguito dell’operare di tutti questi fattori negativi, i consumi hanno cominciato a ridursi già negli ultimi mesi del 2011; per l’anno in corso si prevede una riduzione di circa l’1,4%, che proseguirà anche il prossimo anno, con almeno un -0,5%.

E conseguente crollo delle vendite del commercio al dettaglio, soprattutto per i piccoli esercizi

La situazione di stasi o crisi dei consumi delle famiglie non poteva non avere un impatto sul commercio al dettaglio, ovviamente, ed in particolare sulle imprese distributive di minori dimensioni.
In realtà, queste ultime sono almeno 4 anni che registrano andamenti negativi del proprio fatturato (-6% tra 2008 e 2011); lo scenario diventa poi fosco se calcoliamo la dinamica delle vendite al netto dell’inflazione dei beni: infatti, in termini reali la perdita ammonta al 14%.  

Esercizi operanti su piccole superfici
Vendite del commercio al dettaglio
2008-2011. Variazioni %


A prezzi correnti
Al netto dell’inflazione dei beni di consumo
2008
-1,5
-5,1
2009
-2,7
-2,7
2010
-0,4
-1,7
2011
-1,4
-4,5
Totale
-6,0
-14,0

Fonte: elaborazioni Confesercenti su dati Istat


E forte diminuzione delle imprese

La situazione di crisi che, tra alti e bassi, perdura dal 2007, con conseguenti rallentamenti della produzione, dei consumi, problematiche di bilancio ha avuto effetti anche sul sistema imprenditoriale, sulle pmi, in particolare, e su quelle dei servizi in misura rilevante: negli ultimi quattro anni si registrano oltre 150.000 imprese in meno (saldo tra iscritte e cessate) nei settori commercio e turismo, di cui circa 72.000 nel commercio al dettaglio. Il saldo negativo dei posti di lavoro perduti è di circa 450.000.






lunedì 19 marzo 2012



2012-03-16 16:51
RIFIUTI: CONFESERCENTI NAPOLI, NO A NUOVO AUMENTO TARSU NAPOLI
(ANSA) - NAPOLI, 16 MAR - "Appare come una ulteriore beffa il ventilato aumento alla tassa rifiuti che la Provincia intende addebitare ai cittadini e agli imprenditori del nostro territorio". E' quanto afferma il presidente della Confesercenti di Napoli, Vincenzo Schiavo, in relazione alle ipotesi di nuovi aumenti della tarsu. "E' veramente intollerabile che al danno subito in primo luogo dai cittadini debbano essere gli stessi a pagarne i costi, da ogni punto di vista: ambientale, della salute, dell'immagine ed anche quello economico". "Inoltre" - prosegue Schiavo - la notizia giunge in presenza di una grave e lunga crisi economica, che sta piegando le imprese, il turismo ed i cittadini/consumatori, scaricando ancora su di esse e sui cittadini che sono in regola anche il costo di una larga evasione al tributo, mai affrontata seriamente e con energia, nonostante i tanti strumenti ormai a disposizione degli enti preposti e obbligati a tali controlli". Evidenzia Schiavo: "Questa sciagurata notizia sia per tutti gli enti e le istituzioni coinvolti - Comuni, Provincia, Regione, governo e Parlamento - lo stimolo finale al varo definitivo e concretamente visibile di un ciclo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti degno di tale nome, che incentivi ed organizzi una vera raccolta differenziata e che metta in moto tutto quanto occorre per una definitiva soluzione ad una situazione i cui costi non debbano gravare soltanto sui soliti noti. Occorre anche mettere fine a veti incrociati che passano sulla testa dei cittadini e che creano danni, rischi ed incertezze di ogni tipo, come sta ad esempio accadendo in queste ore nella aule parlamentari". "La Confesercenti di Napoli ritiene doveroso non attivare questo ulteriore balzello - sostiene Schiavo - che graverebbe dolorosamente e beffardamente sulle imprese commerciali e turistiche della città e della sua provincia, già duramente compromesse e vessate da imposte e tributi che, nella nostra Regione, raggiunge l'enorme percentuale del 68%".(ANSA).

venerdì 16 marzo 2012

Presidenza Confesercenti

Oggi a Roma presidenza Confesercenti  "il Governo ci impone di mettere a rischio il futuro delle nostre imprese":
Aumento delle aliquote per i prossimi 3 anni 2,7 miliardi di euro a carico delle imprese...

giovedì 15 marzo 2012



SCHIAVO (CONFESERCENTI): “BENE INIZIATIVA UNICREDIT PER IMPRESE, ORA SI MUOVANO ANCHE GLI ALTRI GRUPPI BANCARI. DA GOVERNO ATTESE MISURE STRUTTURALI PER IL RILANCIO”
"Un plauso all'iniziativa Unicredit finalizzata a sostenere la crescita delle imprese e incentivarne l’internazionalizzazione. Confidiamo, ora, che altri gruppi bancari seguano l’esempio, mettendo in campo iniziative analoghe”. Così Vincenzo Schiavo, presidente dei Giovani di Confesercenti (Cngi), commenta la presentazione del progetto "Unicredit per l'Italia" che prevede un piano da 40 miliardi in crediti alle imprese, a cui si vanno ad aggiungere altri 35 miliardi destinati alle famiglie.
Proprio con Unicredit, nelle scorse settimane, il Cosvig (Consorzio per lo Sviluppo delle Garanzie), presieduto dalla stesso Schiavo, e il Cngi hanno siglato accordi per sostenere le piccole e medie imprese.
“Si tratta di un’apertura importante nei confronti delle imprese, doverosa dopo i nuovi prestiti a lungo periodo messi in campo dalla Bce. Fondamentale, adesso, il contributo del governo. L’esecutivo Monti, dopo gli interventi ispirati al principio del rigore, punti allo sviluppo e alla crescita elaborando una strategia unitaria e valorizzando l’imprenditoria giovanile. La sinergia di interessi tra società civile, imprese e politica, infatti, rappresenta l'unica strada per creare lavoro e sostenibilità”.
--
Gennaro Mancini

mercoledì 29 febbraio 2012

CAMPANIA: CONFESERCENTI,SPEZZARE MONOPOLIO CLAN SUI FUNERALI

   (ANSA) - NAPOLI, 29 FEB - ''L'infiltrazione della camorra del
mercato delle onoranze funebri e' nota e si svolge in ambiti
circoscritti come gli ospedali e i cimiteri, quindi si puo'
combattere e vincere questa lotta''. Cosi' Lorenzo Diana,
presidente della Rete della Legalita', illustra le iniziative
che la Confesercenti campana guidata da Vincenzo Schiavo sta
mettendo in campo per combattere il racket del ''caro estinto'',
Il settore coinvolge in Campania un giro d'affari di circa mezzo
miliardo di euro l'anno a cui sono molto interessati i clan:
''Basta guardare i processi in corso per le estorsioni con
metodo camorristico che coinvolgono esponenti di tutti i clan
campani, dai Casalesi, al clan Polverino''.
   E' necessario quindi lanciare un'offensiva contro il
''sistema del trasporto e dei servizi funebri'', come lo
definisce Luigi Cuomo, coordinatore nazionale di Sos Impresa.
Cuomo figura anche tra i dirigenti della Laiif (Libera
Associazione Italiana Imprese Funebri) la nuova associazione di
categoria nata a Napoli, presieduta da Luigi Mele, imprenditore
del settore, e a cui hanno aderito finora circa venti aziende
della Campania.
   ''Finalmente - spiega Cuomo - si spezza il monopolio
dell'altra unica associazione di categoria, il Feniof a cui sono
iscritte circa 300 imprese''.
   Tra le iniziative del nuovo sindacato c'e' prima di tutto la
richiesta di cambiare la legge regionale in materia di trasporto
e servizi funebri.
   ''La legge regionale numero 12 del 2001 favorisce il sistema
del caro estinto, limitando l'accesso al settore e la libera
concorrenza. Per questo c'e' un cartello di imprese che
impongono dei prezzi assolutamente fuori mercato rispetto al
resto d'Italia. Un peso che in un momento di crisi come questo
le famiglie non devono piu' essere costrette a sopportare''.
Secondo le cifre fornite dal nuovo sindacato in Campania in
molti comuni ''il monopolio camorristico impone alle famiglie di
pagare prezzi dai 6.000 ai 9.000 euro per il funerale mentre
altrove non si superano i 3.000 euro''.
   Per modificare la legge regionale i rappresentanti del
sindacato, con Lorenzio Diana, hanno incontrato ieri la
commissione anticamorra della Regione Campania, presieduta da
Gianfranco Valiante. Dalla riunione, a cui hanno preso parte
anche il commissario regionale antiracket Franco Malvano e il
consigliere regionale Angela Cortese, ''e' emerse - spiega Diana
- l'impegno del presidente Valiante a convocare entro pochi
giorni un tavolo tecnico per delineare le proposte di modifica
alla legge regionale. Dopo il tavolo, a cui saranno invitati
anche i rappresentanti del Feniof che difendono l'attuale legge,
verranno portate in Consiglio regionale le proposte di
modifica''. Intanto i promotori dell'iniziativa di oggi
incontreranno anche ''i vertici della procura di Napoli- spiega
Diana - per chiedere una accelerazione delle indagini sul
settore. Basterebbe ad esempio cominciare a spezzare il
groviglio di interessi in campo nelle sale mortuarie degli
ospedali''.  (ANSA).
     29-FEB-12 15:45 NNN

lunedì 30 gennaio 2012


 NO AL TRACOLLO DELLE IMPRESE BALNEARI 
CONFESERCENTI CHIEDE UN CONFRONTO REGIONALE


Confesercenti Campania esprime tutto il suo dissenso nei confronti della Regione Campania che, riguardo alle  Norme finanziarie in materia di demanio marittimo” , approvate in Consiglio, ha stabilito che: “L’imposta è dovuta dal concessionario in misura pari al 100 per cento del canone di concessione statale”.  “Così facendo, dice in una nota il Presidente di Confesercenti Campania, Vincenzo Schiavo, si  raddoppia di fatto il Canone concessorio demaniale relativo alle aree demaniali marittime, col solo effetto di provocare il definitivo tracollo delle Imprese Balneari Campane, che per sopravvivere a tale iniqua decisione, che di fatto compromette il futuro di centinaia di imprese con migliaia di addetti,  dovrebbero far ricadere i costi dell'imposta sulla clientela. Questa norma, dal doppio effetto negativo, ha il potere di colpire imprenditori e consumatori nella stessa maniera. Oggi stesso, come Confesercenti Campania, abbiamo inviato una nota alla Presidenza Regionale Campana, nella quale chiediamo un incontro “ad horas” col solo obiettivo di impedire che si renda effettiva una normativa così ingiusta”.

Vincenzo Schiavo: ieri ho partecipato al seminario GIOVANI E MERCAT...

Vincenzo Schiavo:
ieri ho partecipato al seminario GIOVANI E MERCAT...
: ieri ho partecipato al seminario GIOVANI E MERCATO DEL LAVORO:POLICIES EUROPEE ED INTERNAZIONALI A CONFRONTO, a Roma nella sede del CNEL,...
NO AL TRACOLLO DELLE IMPRESE BALNEARI 
CONFESERCENTI CHIEDE UN CONFRONTO REGIONALE


Confesercenti Campania esprime tutto il suo dissenso nei confronti della Regione Campania che, riguardo alle  Norme finanziarie in materia di demanio marittimo” , approvate in Consiglio, ha stabilito che: “L’imposta è dovuta dal concessionario in misura pari al 100 per cento del canone di concessione statale”.  “Così facendo, dice in una nota il Presidente di Confesercenti Campania, Vincenzo Schiavo, si  raddoppia di fatto il Canone concessorio demaniale relativo alle aree demaniali marittime, col solo effetto di provocare il definitivo tracollo delle Imprese Balneari Campane, che per sopravvivere a tale iniqua decisione, che di fatto compromette il futuro di centinaia di imprese con migliaia di addetti,  dovrebbero far ricadere i costi dell'imposta sulla clientela. Questa norma, dal doppio effetto negativo, ha il potere di colpire imprenditori e consumatori nella stessa maniera. Oggi stesso, come Confesercenti Campania, abbiamo inviato una nota alla Presidenza Regionale Campana, nella quale chiediamo un incontro “ad horas” col solo obiettivo di impedire che si renda effettiva una normativa così ingiusta”.

martedì 17 gennaio 2012

cari colleghi di confesercenti domani sera 18 alle ore 21:10 andrà in onda una puntata di porta a porta in cui sarà iospite il nostro presidente Venturi. Sarò presente anche io , spero di poter prendere parte al dibattito. seguite la diretta domani sera perchè come ho già detto : UNITI DAREMO SPESSORE ALLA NOSTRA VOCE!

martedì 10 gennaio 2012

Incontro della Confesercenti con il Sindaco Dr. Luigi de Magistris.




La Confesercenti di Napoli ritiene nel complesso positivo il lavoro fin qui svolto dall’Amministrazione Comunale di Napoli, guidata dal Sindaco Luigi de Magistris.

Esso, pur con qualche criticità dovuta anche alla gestione delle emergenze ed al tempo abbastanza breve che è trascorso dall’insediamento della attuale Giunta Comunale di Napoli, sta andando nella direzione indicata dalle “Dieci proposte della Confesercenti provinciale di Napoli per cambiare la città” presentate dal Presidente Vincenzo Schiavo al Sindaco dopo il suo insediamento e per la messa in opera delle quali l’Associazione si è impegnata:

Ø  L’impegno teso a creare le condizioni utili alla nascita dei Centri Commerciali Naturali;
Ø  La creazione di un rapporto stabile e snello con l’Amministrazione, teso al confronto continuo con le Associazioni sia nei momenti di criticità che in caso di tavoli di programmazione di eventi, orari, protocolli, ordinanze, ecc.;
Ø  Il diritto a fare impresa;
Ø  La programmazione, il coinvolgimento dei privati e l’abbattimento/riduzione del carico fiscale
Ø  nell’ambito del settore turistico;
Ø  Completamento delle opere infrastrutturali in corso;
Ø  Sicurezza per i turisti;
Ø  Tutela e sviluppo del centro storico;
Ø  Uscita dall’emergenza rifiuti.

La Confesercenti si è posta in funzione di stimolo, di richiesta, di partecipazione e di confronto anche critico rispetto a questi temi, così come a quelli ai quali si è confrontata con l’Amministrazione Comunale ed ha coerentemente sviluppato, rispetto ad essi, un percorso che l’ha vista protagonista nel campo dell’impegno condiviso per la legalità ed il contrasto al racket e all’usura ( come ad esempio con l’approvazione del “Codice etico della Confesercenti provinciale di Napoli” ed il positivo sostegno alle Delibere Comunali relative all’Albo dei fornitori antiracket e sui parcheggiatori abusivi), nello stimolo continuo alla creazione delle condizioni utili allo sviluppo turistico della città, al confronto sulle tematiche dell’imprenditoria commerciale ( orari della cosiddetta “movida”, occupazione suolo, rifiuti, viabilità ).



Ciononostante,  proprio in rapporto alle tematiche del turismo, dobbiamo finora registrare una critica nell’approccio e nell’apporto programmatico, sia in termini di normali relazioni istituzionali che di proposta progettuale nel breve e nel medio termine. 

Un discorso a parte merita il tema della recente liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali, rispetto alla quale la posizione della nostra Associazione è di ferma e motivata opposizione: essa infatti scavalca le competenze regionali in materia di commercio ed imprime un durissimo colpo alle piccole e micro imprese che oggi non possono reggere una sfida di questa portata.
E’ inoltre illusorio pensare di aumentare qualche lieve percentuale di P.i.l. aprendo qualche ora in più i negozi in un momento di crisi evidentissima dei consumi e della liquidità.


Nel fare il punto della situazione ad oggi, ci sentiamo di rilanciare le proposte qui ricordate e di porre con forza alla Giunta guidata dal Sindaco De Magistris due proposte che rappresentano esigenze vitali per le piccole e medie imprese del commercio e del turismo della città:

  1. attivazione di tutte le procedure utili, anche straordinarie, per sbloccare i pagamenti previsti dal Comune di Napoli verso i fornitori, al fine di mettere in moto economie che nel frattempo, invece, vivono difficoltà molto serie e, insieme ad esse, anche tutto il relativo indotto;
  2. rilancio immediato e condiviso di un progetto che faccia ripartire ed evidenziare la vocazione turistica e la difesa e la promozione delle tipicità e delle eccellenze produttive e commerciali del territorio, tale da rimettere in moto l’economia dell’intera città.












Napoli, 9 gennaio 2012

lunedì 9 gennaio 2012

la nostra Associazione ha organizzato per

Lunedì 9 Gennaio 2012 alle ore 16.00

un importante confronto tra la nostra Associazione ed il Sindaco di Napoli Dott. Luigi de Magistris.

L’incontro si terrà nel salone della Confesercenti Regionale Campania, in Via Duomo, 290, ed avrà al centro le tematiche e le proposte che interessano le imprese del commercio e del turismo della  città, oltre naturalmente a quelle di carattere generale.

Si tratta di un momento fondamentale per l’attività presente e futura della nostra Associazione, i cui riflessi vanno sicuramente oltre gli stretti confini della sola città di Napoli.

Per questo motivo, è necessario che tutta la Confesercenti provinciale di Napoli sia adeguatamente viva e rappresentata e, di conseguenza, adeguatamente ascoltata ad ogni livello.